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martedì 22 dicembre 2009

RIPRENDIAMOCI LA SCUOLA!


Il 26 ottobre scorso è stata organizzato un incontro dal titolo “Riprendiamoci la scuola”, al quale hanno partecipato i Comuni di Druento, San Gillio e Givoletto, la dirigente della scuola materna ed elementare, la preside della scuola media, l’assessore provinciale all’istruzione Umberto D’Ottavio, il vice capogruppo PDL al Comune di Torino, Andrea Tronzano, un sindacalista della Cisl Scuola.
È stato un incontro molto interessante, ma anche particolarmente “doloroso” per coloro che credono nell’importanza della scuola e nel suo ruolo all’interno della nostra società.
È emerso chiaramente dall’intervento delle dirigenti che le nostre scuole di Druento, come tutte le scuole pubbliche, sono in sofferenza: le ore di lezione sono state ridotte, ci sono meno insegnanti e non da ultimo di sono sempre meno soldi a disposizione per la normale attività della scuola.
Le dirigenti hanno trasmesso alle persone presenti la loro reale difficoltà nel far funzionare la scuola. In questi pochi mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico abbiamo infatti riscontrato cambiamenti importanti:

• il tempo pieno alle elementari non è più garantito per tutti e non lo sarà più: per accedere bisogna avere delle caratteristiche precise (esempio, essere entrambi lavoratori a tempo pieno). Non bisogna dimenticare che il tempo pieno non è una soluzione di ”parcheggio”dei bambini, è un modo di fare scuola di alto livello e non si può pensare che sia sostituito con un riduttivo e non formativo “doposcuola” a pagamento.
• le supplenze: mancano i fondi per pagare le ore di supplenza e sono state ridotte le compresenze, che in casi di necessità, venivano utilizzate anche a questo scopo; quando manca un docente spesso i bambini sono quindi smistati nelle varie classi e in questi casi non hanno un insegnante che fa loro lezione, bensì un insegnante che si occupa di tanti alunni e che quindi fatica a fare la normale attività di scuola.

Le nostre scuole hanno fatto per quest’anno scolastico tutto ciò che era possibile per creare meno disagio ai bambini, ai ragazzi ed alle famiglie: aspettiamoci però tempi peggiori, perché visto il programma triennale di tagli alla scuola, non è possibile pensare ad un futuro migliore.
Se le persone presenti all’incontro si aspettavano rassicurazioni dal rappresentante del governo, dott. Tronzano, sono stati molto delusi: ha infatti confermato i tagli alla scuola ed ha sostenuto che tutto funziona bene; ci informa che i risultati numerici a livello nazionale sono buoni, che il tempo pieno non è stato diminuito e che tutti possono averne accesso; propone però alle famiglie presenti di passare alle 24 ore (esempio, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30), confermando che questo è il modello prescelto dal nostro governo. Il suo intento è di rassicurare i presenti, che invece colgono la differenza tra le sue “vuote” parole fatte esclusivamente di numeri (ricordiamoci però che parliamo di persone) e la “grave” realtà che viviamo quotidianamente nelle nostre scuole.
Quando i genitori affermano che abbiamo già cominciato a “pagare” la scuola, che invece essendo pubblica non dovrebbe prevedere contribuiti da parte delle famiglie, Tronzano s’indigna e afferma che la scuola non sarà mai a pagamento.
Solo qualche giorno più tardi nel Consiglio d’Istituto delle medie si discute di un punto all’ordine del giorno: chiedere un contributo alle famiglie per sopperire alla mancanza di fondi per il funzionamento della scuola (es. contributo per l’acquisto di carta per fotocopie, toner per le stampanti e fotocopiatrici, carta igienica, ecc.). I genitori e gli insegnanti presenti in quel Consiglio hanno deliberato di non chiedere contributi alle famiglie per questi motivi. Ma non ci è appena stato detto che la scuola non è e non sarà mai a pagamento?
Come genitori possiamo pensare di contribuire economicamente ai progetti che la scuola organizza per i nostri ragazzi, ma se cominciamo a partecipare economicamente anche per le attività di funzionamento, assolutamente di pertinenza dello Stato, si da avvio ad un lento ma inesorabile processo di privatizzazione della scuola pubblica. Non bisogna sottovalutare questo momento: chiedere oggi qualche euro alle famiglie, può sembrare semplice e praticabile quasi per tutti. Ma sappiamo bene che quando si comincia a contribuire, non si tornerà mai più indietro: oggi potrebbe essere qualche euro, ma in futuro, anche non troppo lontano, diventeranno molti euro.

MARCIA DELLA PACE

Il 2 ottobre si è svolta a Druento “La Marcia per la Pace e la non Violenza”.
Parlare di numeri in questi casi è riduttivo, la partecipazione è stata veramente altissima, oltre ai cittadini di Druento, abbiamo visto tante persone di San Gillio, Givoletto, Pianezza e altri paesi del circondario, tutti hanno marciato ordinatamente per le vie del paese. A detta dei più anziani Druentini, tante persone così in Druento non si erano mai viste fino ad ora.
Questa forse è la cosa più importante, per una sera non ci sono stati colori politici, simpatie o antipatie e tutti, per un momento, ci siamo fermati a guardare avanti, esprimendo la volontà di creare un mondo meno violento e più pacifico.
Quando ci è stata fatta la proposta di aderire alla manifestazione non abbiamo avuto dubbi, l’iniziativa ci è piaciuta sin dal primo momento. Come genitori attivi in paese, siamo molto attenti a tutto ciò che può essere uno stimolo ad educare i nostri figli ai valori in cui crediamo, e quale occasione poteva essere migliore.
Certo aderire è stato facile, organizzare un po’ meno, ma alla fine gli sforzi di tutti coloro che hanno voluto credere nell’iniziativa sono stati premiati.
Chi ha partecipato alla marcia sarà d’accordo con noi nel dire che è stata una cosa meravigliosa, che prendeva dritto al cuore vedere marciare migliaia di persone, chi con una candela, chi con una pila, chi con uno star light, tutti spinti dalla stessa necessità di esprimere la propria voglia di pace.
L’iniziativa è nata proprio con questo scopo, sensibilizzare adulti, ragazzi e bambini a sentirsi parte di un mondo che ripudia guerra e violenza a qualunque livello, di qualunque colore sia.
Il corteo si è snodato compatto lungo le vie del paese, come un enorme serpente che se eri in testa non riuscivi vederne la coda.
La marcia ha toccato anche il 10 novembre Milano, Torino Genova e Bologna, l'11 Firenze, Attigliano, Napoli ed il 12 Roma. La tappa italiana è circa la metà del percorso della Marcia Mondiale che è iniziata in Nuova Zelanda il 2 ottobre e si concluderà il 2 gennaio del 2010 a Punta de Vacas sulla Cordigliera delle Ande al confine tra Argentina e Cile.
Noi vogliamo pensare che questo però sia stato solo l’inizio, i nostri ragazzi hanno bisogno di messaggi chiari e concreti che li portino a riflettere su questi temi interiorizzandoli nel comportamento quotidiano.Troppo spesso bullismo e prepotenza prevalgono soprattutto tra i più grandicelli, l’impegno quindi che chiediamo adesso ad entrambe le scuole è quello di portare avanti durante tutto l’anno scolastico i temi centrali che hanno mosso la marcia.

sabato 19 dicembre 2009

PIEDIBUS


Alcuni membri del Comitato dei Genitori hanno pensato di realizzare un progetto: il PIEDIBUS.
Cos’è il Piedibus?
Il Piedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due o più adulti, generalmente un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila. Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato.
Il Piedibus viaggia col sole e con la pioggia. Lungo il percorso i bambini chiacchierano con i loro amici, imparano cose utili sulla sicurezza stradale e si guadagnano un po’ di indipendenza. È il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare a scuola.
Il piedibus della scuola elementare Anna Frank di Druento nasce in via sperimentale mercoledì 18 marzo 2009 grazie alla disponibilità di un gruppo di genitori.
Il primo giorno sono saliti sul piedibus 4 bambini: Alessia, Alessio, Elena e Sara (della classe 3°C) accompagnati da Alberto, Domenico e Gianni. Questo gruppetto nelle settimane successive si è allargato.

Il Piedibus al momento è articolato su una sola linea che parte da via San Pancrazio 36 gira in via Manzoni e prosegue fino a scuola. Il percorso è lungo 700 metri circa per un tempo medio di percorrenza di 15 minuti.
Non ci sono fermate segnalate, i bambini prendono il piedibus davanti casa; se devono attraversare
la strada uno dei genitori accompagnatori li sorveglia.
Il progetto del Piedibus è stato successivamente presentato al Consiglio di Istituto, che il 27 aprile 2009 approva la partecipazione della scuola al progetto ed auspica, per il prossimo anno scolastico, l’estensione dei percorsi – su almeno tre linee – e il coinvolgimento di un maggior numero di bambini e genitori.
La direzione didattica si attiverà per promuovere l’iniziativa informando tutte le famiglie e sensibilizzando i maestri e le maestre. Il Comitato dei Genitori si impegna a sostenere il progetto, dalla organizzazione alla realizzazione, e a collaborare per il suo monitoraggio.
Anche il Comune è stato coinvolto. Il Responsabile Ufficio Scuola ha sostenuto l’iniziativa accettando iscrizioni tardive al prescuola e rendendo flessibile l’orario di ingresso al prescuola. La Polizia Municipale è stata informata dello svolgimento dell’iniziativa.
Il Comitato Genitori Druento al termine dell’anno scolastico consegnerà al Comune i risultati della sperimentazione con l’auspicio che possano contribuire al consolidamento del progetto e l’estensione dei percorsi su tre linee: quella attuale, una da piazza Oropa e l’altra da borgo Flatoio.
A tal fine sarà necessario coinvolgere gli Assessorati alla Pubblica Istruzione e all’Ambiente e il Consiglio di Circolo della scuola.
Un valido contributo potrà essere fornito anche dal Patto Territoriale Zona Ovest che potrà trasferire le “buone pratiche” in atto nei Comuni ove il progetto è praticato da anni.
Chiunque volesse maggiori informazioni in merito al Piedibus ed al suo funzionamento può accedere al sito www.piedibus.it.

venerdì 18 dicembre 2009

COMITATO DEI GENITORI


Controllo qualità dei cibi; verifica delle strutture scolastiche; dialogo con gli Assessori all’Istruzione; organizzazione di feste; consulenza ai genitori .
Questi sono solo alcuni esempi dell’attività che il Comitato dei Genitori ha svolto in oltre tre anni di intensa attività.

Perché un Comitato Genitori?

Esistono già i Rappresentanti di classe, i Consigli di intersezione, il Consiglio di Circolo… ma nessuna istituzione che, nel Circolo Didattico di Druento, San Gillio e Givoletto, si facesse carico di molte problematiche avvertite come indispensabili da parecchi di noi.
Molti genitori volevano portare la loro voce organizzata all’interno del Consiglio di Circolo, alla Dirigente Scolastica, alle Insegnanti, agli Assessorati all’Istruzione dei tre Comuni interessati.
Il Comitato dei Genitori di Druento, San Gillio e Givoletto, è stato costituito nel gennaio 2005, su
iniziativa dei genitori che all’epoca facevano parte del Consiglio di Circolo.
Tale comitato è una associazione tra genitori, previsto dai decreti delegati e riconosciuto dal Dirigente Scolastico, dagli Insegnanti e dai tre Comuni interessati e ha l’importante ruolo di esprimere proposte e pareri e di denunciare eventuali disagi sia al Collegio Docenti, sia al Consiglio di Circolo.