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giovedì 29 aprile 2010

UN DOLCE PER LA VITA: 18° rassegna del dolce tipico........ e altro.


 L'8 maggio 2010 si  festeggerà, presso l'Istituto Alberghiero COLOMBATTO, la 18a edizione di "UN DOLCE PER LA VITA", manifestazione annuale di dolci e solidarietà in favore dell'UGI, Unione Genitori Italiani contro il tumore dei Bambini.

Dalle 10.00 alle 17.30 nei saloni del "Colombatto" i dolci saranno in bella mostra per farsi ammirare, assaggiare ed acquistare, frutti squisiti della volontà e della maestria di Allievi e Professori di ben tre Istituti Alberghieri.

"Un Dolce per la Vita" quest'anno compie 18 anni: giovane fra i giovani, ha in sé la loro freschezza, l'energia, gli alti ideali e un cuore dolce e generoso.
18 anni sono un traguardo ed una nuova partenza: il "Dolce per la Vita" festeggia con tutti i suoi partecipanti questo momento così importante e gioioso, pieno di promesse per il futuro.

A questo compleanno speciale parteciperà in qualità di madrina della manifestazione la DJ PAOLETTA di radio RTL.

Il ricavato della manifestazione sarà devoluto all'U.G.I. (Unione Genitori Italiani)

CLICCA QUI per scaricare la locandina
CLICCA QUI per vedere i dolci della manifestazione del 2009

lunedì 26 aprile 2010

Manifesto dei 500: assemblea insegnanti-genitori

Riportiamo quanto inviatoci dal Manifesto dei 500.

Un anno di “riforma” Gelmini ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti:
✔ Tempi Pieni e Moduli rimessi in causa alle elementari
✔ taglio di ore fondamentali (come italiano...) alle Medie
✔ centinaia di ore mancanti per il sostegno ai portatori di handicap
✔ caos organizzativo, orari spezzatino, distruzione delle compresenze
✔ scuole sull'orlo del baratro economico, servizi sempre più a pagamento
✔ abbassamento culturale sempre più evidente

E ora è in arrivo il secondo “tsunami”:
➔ altri 29.000 tagli per il prossimo anno, 1600 solo in Piemonte!
➔ taglio di 4-8 ore di lezione in tutte le scuole superiori
➔ abolizione del diploma del terzo anno nei Professionali
➔ possibilità di sostituire la scuola con il lavoro
➔ taglio dei fondi per pagare le cooperative delle pulizie

C'è urgenza!

La mobilitazione unita degli insegnanti e dei genitori con tutti i sindacati può ancora fermare questo disastro, ma non si può perdere un solo minuto.
Il “Manifesto dei 500” ha incontrato nei mesi scorsi alcuni parlamentari della maggioranza e dell'opposizione, come si era impegnato a fare nell'assemblea del 5 novembre, lanciando l'Appello per la difesa della scuola pubblica.
Ora è necessario trovarsi e organizzarsi per prendere iniziative concrete, per aiutare a costruire l'unità e la mobilitazione di cui abbiamo bisogno per:
· il ritiro della “riforma” delle superiori
· la restituzione di tutti i posti necessari e il ritiro dei tagli previsti
· lo stanziamento di tutti i fondi necessari al funzionamento delle scuole
· il ripristino dei Programmi Nazionali

ASSEMBLEA INSEGNANTI-GENITORI
MARTEDI' 4 MAGGIO, ore 20.45
presso il CENTRO CULTURALE “PRINCIPESSA ISABELLA”
via Verolengo, 212, Torino

Scarica QUI il volantino dell'ASSEMBLEA.

lunedì 19 aprile 2010

Scuola, tagli al futuro

Mentre a San Benedetto del Tronto, Pantaleo, segretario nazionale della Cgil scuola-ricerca-università che celebrava il II congresso, auspicava per uscire dalla crisi di "investire sulla conoscenza almeno il 2% del pil, stabilizzando i precari, aprendo a un piano di reclutamento pluriennale"; mentre a Roma, come in molte città italiane, il Coordinamento delle scuole superiori e i precari organizzavano la manifestazione che sabato ha sfilato per le vie del centro, facendo registrare numerosissime e significative adesioni, e raggiungendo al termine quella di Emergency; mentre i quotidiani cominciano a registrare massicciamente (e a comunicare tardivamente) lo stato di sofferenza profonda in cui si dibattono le scuole, gli imperterriti strateghi della "semplificazione" e della "razionalizzazione" (leggi tagli diffusi e falcidia di posti di lavoro e di conoscenza) emanavano la circolare sugli organici della scuola per il settembre 2010. Confermate le più tristi previsioni, peraltro agevoli da fare, considerando che è tutto scritto nella Finanziaria 2008 di Tremonti. Scuola primaria: 8711 posti in meno; secondaria di I grado, 3661; superiore: 13746; personale Ata: 15000. Non una cabala, ma 41118 persone a spasso. Donne e uomini. Con figli e senza. Con progetti, investimenti, dignità da tutelare, tutti. E non è finita.

La riduzione di 140.000 posti entro l'anno scolastico 2011-12 riguarda i docenti di tutte le discipline, tranne i 15.000 di ruolo e i 10.000 "precari" di IRC (Religione Cattolica). L'anomalia è tanto più grave, poiché riguarda personale pagato dallo Stato, ma subordinato – in termini di operato e di contenuti – alla gerarchia cattolica, che lo abilita, inserisce e rimuove, secondo le norme del diritto canonico. Il privilegio dell’intoccabilità implica che l’insegnamento confessionale partecipi in percentuale maggiore di prima al monte ore generale, che ha subito tagli per tutte le altre materie; alla faccia della laicità della scuola pubblica. Ogni anno il governo, con la complicità di media disinformati, ci redarguisce sul fatto che in Italia il numero di alunni per docente è più basso che nella media europea. Questa litania generalmente prelude a politiche di contrazione degli organici e anche in questo caso ha tentato di giustificare la mattanza, ma omette volontariamente alcuni dati.

Innanzitutto il fatto che molti Paesi di area
Ue non prevedono parametri nella definizione del rapporto docente/alunni, mentre da noi – praticamente in ogni Finanziaria – si aumenta la quota di alunni per classe, disattendendo una serie di norme, a cominciare da quelle sulla sicurezza di aule stracolme. La variabile degli insegnanti di religione cattolica – che esistono anche in altri Paesi, ma che non sono a carico delle spese per l’istruzione, alla stregua degli altri e non beneficiano, come da noi, di trattamenti vantaggiosi – non viene citata.

Ad influire sul rapporto numerico alunni-docente c’è poi la peculiarità del sostegno; il nostro Paese gode di una legge sull’integrazione della diversabilità all’avanguardia in Europa - dove spesso ancora esistono le scuole speciali. Invece che essere considerata acquisizione di civiltà, la norma viene ridotta ad arma per dimostrare l’eccesso di insegnanti in Italia. Per fortuna il 22 febbraio la Consulta ha valutato incostituzionali (le violazioni sono "in contrasto con i valori di solidarietà collettiva nei confronti dei disabili gravi", ne impediscono "il pieno sviluppo, la loro effettiva partecipazione alla vita politica, economica e sociale del Paese" e introducono "un regime discriminatorio illogico e irrazionale che non tiene conto del diverso grado di disabilità di tali persone, incidendo così sul nucleo minimo dei loro diritti") i tagli sui posti di sostegno intervenuti negli ultimi due anni.


La Corte ha poi indirizzato Stato ed enti locali ad investire maggiori risorse, perché gli alunni disabili possano avere identiche opportunità formative rispetto agli altri, rimuovendo gli ostacoli che si oppongono al diritto all'apprendimento di qualità garantito ad ogni individuo. La domanda che una parte del mondo della scuola continua – inascoltata – a rivolgere a una parte del mondo della politica e delle amministrazioni locali è: cosa aspettate? Cosa aspettate, davanti a questi tagli, davanti a queste circostanze, davanti allo scempio della scuola della Repubblica, di cui siete parte istituzionale, a fare davvero qualcosa?

Da il Fatto Quotidiano del 18 aprile

giovedì 15 aprile 2010

Anniversario della Liberazione

Per il 65.mo anniversario della Liberazione l'A.N.P.I. ed il Comune di Druento hanno organizzato una serie di manifestazioni.

23 APRILE
"La scuola sale al Colle del Lys"
Manifestazione riservata alle classi 5° della scuola elementare (Druento - S. Gillio - Givoletto) con visita all'Ecomuseo, alla Fossa comune ed al Giardino della Pace.
QUI trovate maggiori dettagli sulla giornata del 23 aprile (la scuola al Col del Lys).

24 APRILE
Spettacolo teatrale "Ricordare e raccontare"
presso il Teatro Parrocchiale di Druento
ore 21:00 (ingresso ad offerta libera)

QUI trovate la locandina dello spettacolo teatrale.

25 APRILE
Manifestazione con intitolazione di strade comunali a tre sindaci di Druento.
QUI trovate il programma dettagliato della giornata del 25 aprile.

lunedì 12 aprile 2010

Incontro con Alberto Pellai presso la scuola di Druento


INCONTRO con Alberto PELLAI

(scrittore di storie di narrativa psicologicamente orientate)

VENERDI' 23 APRILE

ore 20:45 - 22:30

presso la SCUOLA ELEMENTARE a Druento

"ABC dell'intelligenza emotiva"
"Quale importanza hanno le emozioni nella vita dei nostri figli?"




"Auguro a tutti gli adulti di scoprire il silenzioso messaggio delle emozioni dei bambini.
A volte le emozioni vengono urlate, altre volte si trasformano in ansia di perfezione,
spesso vivono nel silenzio del cuore.
In ogni caso c'è sempre una parola che può essere detta da un adulto
e che sa toccare tutte quelle emozioni che non hanno trovato la via maestra che le rende esprimibili e valide.
Quella parola per un bambino è un diritto, per ogni adulto è un dovere"

(Alberto PELLAI)

Alberto P
ellai, è un Medico, Psicoterapeuta dell'età evolutiva, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, Dottore di Ricerca in Sanità Pubblica. Lavora come ricercatore presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Università degli Studi di Milano, dove è docente di Educazione Sanitaria e Prevenzione. E' stato post-doctoral fellow al comitato nazionale statunitense di prevenzione dell'abuso all'infanzia. In questi anni ha svolto numerose ricerche sull'infanzia e l'adolescenza, ha coordinato i due più grandi progetti di prevenzione primaria dell'abuso sessuale esistenti in Italia, ha pubblicato molti libri per bambini, genitori ed insegnanti, tra cui "Nella pancia del papà", "Mamma cos'è l'amore" e "Le parole non dette" (Franco Angeli Editore). Dirige le collane "I libri del papà" (ed. San Paolo) e "Parlami del cuore. Favole per bambini di educazione emotiva" (Centro Studi Erickson). Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la Medaglia d'argento al merito in Sanità Pubblica. Dal 2005 conduce su Radio 24 - con Nicoletta Carbone - il programma "Questa casa non è un albergo" l'unico programma radiofonico nazionale dedicato alla relazione genitori e figli, da cui è stato tratto il volume appena pubblicato da Kowalski Editore "Questa casa non è un albergo. Adolescenti: istruzioni per l'uso".

Clicca QUI per SCARICARE o ASCOLTARE il file audio dell'incontro.

mercoledì 7 aprile 2010

SUPPLENTI E BIDELLI PAGATI DAI GENITORI


Padova - Un "buco" da 5 milioni di euro, insegnanti e bidelli che non prendono lo stipendio da gennaio. È la situazione drammatica delle scuole nel Padovano tra licei, tecnici professionali e istituti comprensivi (quelli con elementari e medie). Per loro mancano cinque milioni dal ministero del Tesoro, per ripianare le spese ordinarie tra esami di maturità, supplenze, materiali scolastici e di laboratorio.

"È una cifra anticipata come tutti gli anni dagli istituti per pagare il normale funzionamento del regime scolastico – racconta il dirigente del liceo scientifico
Cornaro Massimo Vezzaro, 900 studenti e un credito verso lo Stato di almeno centomila euro - tra supplenze, esami di maturità, materiale per i laboratori. Di solito anche alla spicciolata ma le risorse anticipate dalle scuole arrivavano dal ministero. Quest’anno però con i tagli voluti dalla Gelmini arriva poco o nulla, e noi abbiamo grattato il fondo del barile". Insomma gli istituti scolastici sono rimasti a secco, così se un insegnante si ammala improvvisamente non ci sono i soldi per pagare un supplente.

La soluzione rimediata alla meno peggio fa venire i brividi, soprattutto nell’ottica del diritto allo studio di cui parla la Costituzione. "Se un docente ci avverte che sarà assente abbiamo due possibilità – dice Vezzaro – distribuire piccoli gruppi di studenti nelle diverse classi che già stanno facendo lezione provocando disagi e rallentamenti sul programma, ma è la soluzione meno praticata, o radunare la classe senza insegnante con un’altra magari di pari età nell’aula magna". Significa 50-60 ragazzi per un’insegnante sola, costretta a fare lezione improvvisando argomenti di interesse comune, o spesso preoccupata solo di mantenere l’ordine tra tanti adolescenti. In più a volte gli insegnanti si rifiutano di fare supplenza perché il fondo chiamato di "ore eccedenti" destinato a questi casi è fermo dal 2008, quindi i docenti farebbero supplenza gratis.

"L’unica soluzione è pagare i supplenti con i soldi delle famiglie" va al sodo Daria Zangirolami dirigente del Tito Livio, il prestigioso liceo classico padovano che ha diplomato il presidente Giorgio Napolitano e l’economista Luigi Zingales. La preside, che in accordo con studenti e genitori ha programmato tre giorni di sospensione delle attività scolastiche per attirare l’attenzione sull’emergenza, spiega: "Ogni scuola superiore fa versare un contributo volontario alle famiglie all’inizio dell’anno, dai 100 ai 150 euro a famiglia, destinati in realtà ad attività formative come teatro, uscite didattiche, attrezzatura per laboratori, materiale scolastico. Purtroppo per pagarci le supplenze abbiamo attinto da queste risorse, insomma se le sono pagate le famiglie, altrimenti le classi rimanevano scoperte anche per periodi lunghi di assenza dell’insegnante titolare".

Come se non bastasse, ora la coperta è talmente corta che in diversi istituti ci sono supplenti e personale non docente che non percepiscono lo stipendio da gennaio. Uno di questi è il Cornaro, dove un insegnante e un tecnico ausiliario non prendono la busta paga tre mesi e coprono supplenze che dureranno fino alla fine dell’anno scolastico. "In più sono persone mature, con famiglie sulle spalle, quindi è ancora più imbarazzante e grave per noi" sottolinea Vezzaro, il quale a sua volta è in credito con il ministero: "Anche tutti noi dirigenti in Veneto abbiamo una parte di stipendio che dal 2007 a oggi non ci è mai stata versata". Il paradosso è che proprio la consulta dei dirigenti di Padova, un organismo volontario al quale aderisce oltre il 50% degli attuali dirigenti in servizio, ha consigliato ai supplenti che non percepiscono stipendio da mesi di rivolgersi alla magistratura, di fare causa. "Ci sembra l’unica soluzione se non arrivano i soldi – conclude Vezzaro – almeno con un’ingiunzione di pagamento in mano emanata dal giudice sarà più facile per noi andare al ministero del Tesoro per chiedere di saldare i conti".

Anche i presidenti dei consigli di istituto, organismo formato dai genitori, hanno deciso di consorziarsi e di formare una rete permanente che si riunisce ogni quindici giorni, assieme ai dirigenti scolastici e agli alunni. Insieme stanno organizzando uno sciopero generale in tutte le scuole del Veneto, per protestare contro le sforbiciate selvagge e la situazione finanziaria in cui versano gli istituti scolastici.


Da il Fatto Quotidiano del 6 aprile 2010