E’ possibile garantire un’istruzione decente con i tagli? Lo stato deve alle scuole miliardi di euro di spese per il funzionamento ordinario. Gli inviati tornano accanto ai precari che hanno perso il lavoro, e ci spiegano i salti mortali di presidi e insegnanti per cercare di garantire ad ogni costo il funzionamento senza soldi per pagare manutenzioni, straordinari, supplenti.
Scuola fallita
In onda domenica 14 febbraio 2010 alle 21.30
di Domenico Iannacone, Sabrina Carreras, Lisa Iotti e Vincenzo Saccone
"Non ci sarà nessun taglio alla scuola. Sulla scuola troppe cose divorziano con la realtà. Dalla sinistra stanno arrivando messaggi assolutamente falsi e inutili allarmismi" così si era espresso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell’ottobre del 2008.
E’ passato un anno e mezzo e “Presadiretta” ha deciso di dedicare un’altra puntata al tema scuola.
Ci sono stati i temuti tagli? Il ministero dell’Istruzione deve alle singole scuole 1 miliardo di euro per il funzionamento ordinario.
Purtroppo gli inviati hanno potuto toccare con mano i salti mortali che ogni giorno i presidi italiani devono fare per garantire il funzionamento senza un soldo in cassa, dovendo stringere al massimo i cordoni della borsa, senza poter chiamare i supplenti, e dovendo limitare il tempo pieno. Sono anche andati a vedere cosa vuol dire essere un insegnante precario: si deve buttare via la laurea, i master, i corsi di perfezionamento e anni di sacrifici per ritrovarsi senza lavoro, oppure essere costretti a emigrare da sud a nord per continuare a salire in cattedra.
I soldi per l’edilizia scolastica e per mettere a norma le scuole troppo spesso fatiscenti piu’ volte promessi (subito dopo tragedie come quella del liceo Darwin di Rivoli) non ci sono proprio o arrivano con il contagocce. Circa l’80% delle scuole italiane non e’ a norma.
La scuola pubblica agonizza, ma lo stato italiano non ha rinunciato a finanziare le scuole paritarie. E in Lombardia la regione sta aumentando ogni anno scolastico l’aiuto economico alle famiglie che vogliono mandare i figli alla scuola privata.
In mezzo a tante difficolta’ un piccolo cammeo di eccellenza: studenti che fuori dall’orario scolastico si allenano per le competizioni di matematica aiutati da quei professori che in tempi difficili non rinunciano a fare la differenza.
EDIT: per chi avesse perso la puntata ecco i link per vederla.
parte 1
parte 2
parte 3
parte 4
parte 5
parte 6
parte 7
parte 8
parte 9
"Non ci sarà nessun taglio alla scuola. Sulla scuola troppe cose divorziano con la realtà. Dalla sinistra stanno arrivando messaggi assolutamente falsi e inutili allarmismi" così si era espresso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell’ottobre del 2008.
E’ passato un anno e mezzo e “Presadiretta” ha deciso di dedicare un’altra puntata al tema scuola.
Ci sono stati i temuti tagli? Il ministero dell’Istruzione deve alle singole scuole 1 miliardo di euro per il funzionamento ordinario.
Purtroppo gli inviati hanno potuto toccare con mano i salti mortali che ogni giorno i presidi italiani devono fare per garantire il funzionamento senza un soldo in cassa, dovendo stringere al massimo i cordoni della borsa, senza poter chiamare i supplenti, e dovendo limitare il tempo pieno. Sono anche andati a vedere cosa vuol dire essere un insegnante precario: si deve buttare via la laurea, i master, i corsi di perfezionamento e anni di sacrifici per ritrovarsi senza lavoro, oppure essere costretti a emigrare da sud a nord per continuare a salire in cattedra.
I soldi per l’edilizia scolastica e per mettere a norma le scuole troppo spesso fatiscenti piu’ volte promessi (subito dopo tragedie come quella del liceo Darwin di Rivoli) non ci sono proprio o arrivano con il contagocce. Circa l’80% delle scuole italiane non e’ a norma.
La scuola pubblica agonizza, ma lo stato italiano non ha rinunciato a finanziare le scuole paritarie. E in Lombardia la regione sta aumentando ogni anno scolastico l’aiuto economico alle famiglie che vogliono mandare i figli alla scuola privata.
In mezzo a tante difficolta’ un piccolo cammeo di eccellenza: studenti che fuori dall’orario scolastico si allenano per le competizioni di matematica aiutati da quei professori che in tempi difficili non rinunciano a fare la differenza.
EDIT: per chi avesse perso la puntata ecco i link per vederla.
parte 1
parte 2
parte 3
parte 4
parte 5
parte 6
parte 7
parte 8
parte 9
Ma andrà in onda?
RispondiEliminaHo sentito che Berlusconi per par condicio vuole zittire tutti i programmi di approfondimento.....
quando andate a votare, e pensate di farlo come eseguendo una partita di calcio, squadra a contro squadra b..vinca il migliore...
RispondiEliminaricordatevi anche dei contenuti...
magari cercate anche i significati di : default, debito , pubblico, FMI..possono tornare utili quando si chiede..chiede..chiede....senza sapere.
Purtroppo la TV disinforma e la maggioranza della gente va a votare con le (dis)informazioni passate da TG, rubriche e quant'altro.
RispondiEliminala tv? non è un mezzo d'informazione..ma di DISINFORMAZIONE...detto questo pare chiaro che tutto quello che esce dalla scatola grigia si aggiustato per la massa.
RispondiEliminae poi c'e l'egoismo delle persone..
tutto va bene..fino a quando non tocca me.
RAGAZZI AVETE VISTO IL SERVIZIO ? Ha detto esattamente quello che sosteniamo noi. I soldi ci sono, peccato che lo Stato li abbia spostati dalle scuole pubbliche alle paritetiche per soli figli di dirigenti ( la retta equivale ad un nostro stipendio medio ) . Riflettiamoci !!!Daniela
RispondiEliminaBeh, mi pare evidente che è emerso che anche la scuola è stata privatizzata, così come hanno fatto per l'acqua.
RispondiEliminaIl prossimo passo sarà privatizzare anche la sanità.
A questo punto chi avrà i soldi avrà diritto ai servizi e se ci sarà un piccolo genio figlio di operai questo non avrà mai la possibilità di andare avanti.
Devo dire che sono alquanto nauseato.
RispondiEliminaLo Stato dà alla scuola privata il doppio dei soldi che dà alla scuola pubblica, ma mentre per avere le agevolazioni sulla scuola pubblica le famiglie devono fare l'ISEE (che tiene conto anche delle proprietà immobiliari), nella scuola privata basta una autocertificazione sul reddito (senza dichiarare le prorietà) per ottenere la sovvenzione dalla regione.
SCANDALOSO!!
Nel posto principale abbiamo inserito i link della puntata di Presadiretta nel caso qualcuno non fosse riuscito a vederla.
RispondiEliminaDue considerazioni:
RispondiEliminaper fortuna esistono ancora trasmissioni televisive che "informano"; i servizi di ieri sera hanno trasmesso notizie corrette, anche se molto dolorose e impossibili da accettare;
dopo un momento di vera depressione, mi sento di dire che a maggior ragione non bisogna smettere di fare la nostra parte di genitori/ cittadini consapevoli: informare e essere attivi ... !! Roberta
Siccome avevo perso gran parte della puntata, me la sono rivista per intero adesso. Le cose che ho pensato sono state tante. Da bambina mai avrei pensato che un giorno da adulta avrei visto le scuole statali (che io personalmente ho sempre frequentato dai 6 anni fino al diploma)ridotte così. Sicuramente quando hanno affrontato l'argomento "sicurezza" nelle scuole, hanno preso i casi più eclatanti, però molto del resto rispecchia perfettamente ciò che succede anche nella ns. scuola di Druento. Molto commoventi, a mio avviso, il servizio sui bambini portatori di handicap, ed il servizio sulla scuola di Massa Carrara e la loro gara di matematica, anche se commoventi per aspetti diversi.
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