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giovedì 6 novembre 2014

LETTERA APERTA AI GENITORI



Il Comitato dei Genitori di Druento, San Gillio e Givoletto, nato nel 2005 in risposta ai crescenti cambiamenti all’interno della scuola, ha sempre operato e continuerà a farlo nella totale trasparenza e nella totale correttezza.
 
Il Comitato dei Genitori, come si legge nel blog, intende portare avanti il suo lavoro per garantire ciò che viene sancito nell’art.34 della nostra Costituzione e cioè che “la Scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita” .
Il diritto allo studio infatti non deve essere negato a nessuno: non vi è razza, ordine sociale, appartenenza religiosa e rendita fiscale che può fare la differenza nei confronti di ciascun alunno.
In tutti questi anni il Comitato si è avvalso della collaborazione volontaria dei genitori, che spesso sacrificano tempo e risorse proprie, e da sempre l’associazione porta avanti il suo lavoro anche se al suo interno c’è necessariamente un cambio generazionale: questo aspetto rende il Comitato dei Genitori unico nel suo genere perché alla sua guida, pur essendoci un Presidente che cambia di volta in volta, ci sono dei valori e dei principi cardini che permangono.
Il Comitato si definisce apolitico, in quanto non può contemplare, tra le sue figure direttive, esponenti facenti parte dei consigli comunali del comprensivo, così come non è data la possibilità a quest'ultimi di esprimere il proprio voto nelle delibere dell'associazione. I singoli appartenenti all'associazione possono aderire a qualsiasi corrente politica in quanto libertà di espressione sancita dalla costituzione italiana, sta al buonsenso dei singoli gestire tale libertà.
In questo modo si è sempre operato senza che il Comitato potesse essere strumentalizzato o che qualcuno ne potesse trarre vantaggio per il semplice fatto di operare all’interno del gruppo.
Il Comitato infatti, fino ad ora, non ha mai dovuto cautelarsi mettendo mano al proprio Statuto prevedendo opportune clausole che sottolineino la non autonomia decisionale del Presidente. 
All’interno del Comitato le competenze di ognuno portano del valore aggiunto e fanno sì che il confronto sia motivo di arricchimento per l’intero gruppo.
Il comitato è un luogo dove democraticamente vengono portate avanti le decisioni prese dalla maggioranza durante i vari incontri, non è pensabile che un singolo membro, qualunque sia il ruolo che occupa, possa sostituirsi al lavoro del gruppo.
Le idee, gli spunti, le riflessioni e le argomentazioni portate avanti dal Comitato devono sempre essere quelle maturate da incontri pubblici, se così non fosse verrebbe meno il principio di base di democrazia  su cui esso  è  fondato.
 
Ci spiace che il vecchio presidente, non trovandosi più in linea con i nostri principi, ci abbia abbandonato, ma abbiamo condiviso la sua scelta perché il ruolo del presidente deve essere visto come quello di coordinatore e promotore delle attività  del comitato stesso e non ha l’intento di mettere in evidenza le singole persone che ne fanno parte. 
Da questa esperienza il Comitato ne esce arricchito in quanto ha potuto verificare al proprio interno quanto i valori di fondo siano più forti dei sentimenti che ci legano alle singole persone, che ne fanno o che ne abbiano fatto parte. Tali valori  devono essere di volta in volta trasmessi e condivisi da tutti coloro che vorranno partecipare dando il proprio contributo attivo.

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